Location: Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze
Sub-Location: B. Del Serra, "Vita di don Biagio Milanesi", Magliab. XXXVII. 325.
  • 257
    verso
Type:Other text
Language:Italian
Transcription Author: Giulia Brunetti
Published: yes
Publication Details: Published by G. Brunetti, 'Precisazioni su due opere vallombrosane', in «Antichità viva», XV, n.2, 1976, pp. 14-17.
Notes: The feast of San Giovanni Gualberto fell on 12 July.

The altarpiece of the 'Assumption of the Virgin' in Vallombrosa reaches its destination and in solemnly inaugurated, Vallombrosa.

Artist(s): Pietro Perugino
Dates: 8.7.1500 , 12.7.1500
Tavola de l'autare magiore del monastero di Vallombrosa Non volendo el generale, come conosce essere suo debito, manchare che non dessiancora la parte sua delli ornamenti alla Chiesa sicome et alli altri membri di questo corpo del monastero, l'anno 1498 in circa decte a fare una tavola da l'autare magiore ad Maestro Pietro Perusino, quantunque prima, per quelli ornamenti o sua parte, havessi speso ducati duo milia incirca tra paramenti di broccato et di altra seta et una croce et rifaccimento della reliquieria del braccio con la adgiunta dello ariento et altre tavole et mitria et terribili, come a lochi loro in questo si pone. Quando adunque a di 8 luglio 1500 il generale si ritrova a Vallombrosa con più prelati che già erono venuti a honorare la festa di San Joanni Gualberto, sendoli referto come la tavola prefata era già sopra al Pitiano, portata da figli et più lavoratori del monastero, da preparare lumi et croce; dopo la quale, con tutto el convento et quelli tanti prelati che vi si trovavano, professionalmente cantando ynni et psalmi , andorno incontro a decta tavola più di uno miglio con strepiti di campane et focho. La quale ferma, poi che dal generale et dalli altri tutti genuflexi et con la testa scoperta fu in suo conspectu facta breve oratione, parte dei monaci et parte de conversi devotamente la conduxono in chiesa inanzi all'autare magiore et pure processionalmente cantando del continuo cose ecclesiastiche et con sono di campane et di foco. Inanzi alla quale tavola scoperta et ferma in su li gradi dell'autare magiore, nella quale in mezo in aria è dipinta l'assumptione della vergine Maria con angioli quali tengono in mano varij strumenti di soni et cherubini et seraphini, ad mano dextra a pie San Ioanni Gualberto et sancto Bernardo dell'ordine nostro, alla mano sinistra San Benedecto et Sancto Michele Arcangiolo, tutti col generale ginochioni et con la testa scoperta si cantò la Salve Regina et altre devotioni, preghando humilmente la gloriosa Vergine Maria che ci tenessi apresso di Jesu Christo che quel tanto che pel generale s'era facto volentieri fussi ad suo gloria et a nostra salute. Et così inanzi la festa fu quivi messovi l'oro et di tutto finita ad laude et honore della gloriosa Vergine Maria. Rifecesi la reliquiera del braccio di Sancto Joanni Gualberto. Vedendo già la bona memoria di messer Francesco Altoviti antecessore di don Blasio abbatte et generale di Vallombrosa le reliquiera del braccio di san Joanni Gualberto essere molto semplice, come invero da tutti era tenuta maxime adoperandosi ogni terzo di a scongiurare spiritati, et ancora che non vi veniva persona da bene et di conto, che ve ne viene pure assai, che non adomandassi di gratia che la potessi vedere et deobscurarla, tanto è in quelle parti honorato il nome et fama di questo San Joanni Gualberto et del suo sancto braccio pe miracoli che vi si fa, ordinò adunque, et sanza rispecto di spesa ad comparatione di quella che era prima, fussi rifacta più riccha et con più bello garbo. Nondimeno non fu adventurato di abattersi ad maestro che intendessi il bisogno et sua optima volontà: fecielo nelle parte di sopra tanto debole et non conveniente alla parte di sotto in moto che tanto per tanto parea che manco satisfacessi alla voglia di molti ch el primo garbo, et ogni 4 mesi conveniva mandare pe vreti cristallini ad Vinetia con grande spesa et, perche era pericolo nel condurli, di grande incommodo et brigha. Le quali difficultà volendo el generaledon Blasio rimovere et per provedervi, commesse a un altro orafo che riassestasse le parte di sopra, donde le era mostro procedere tutto il disordine, sanza, rispecto di spesa alcuna. Ma poco dipoi, cioè a di 10 di luglio 1500, considerato che dimentre havea pensato rimediare et con grande spesa a uno inconveniente ve ne naqque più et molto magiori et soprattutto per la discordantia si conoscea fra la parte di sopra et quella di sotto; il perché essendone malcontento e tutto contro a sua natura, quale era che in quelle cose che facea fare a honore de Dio o di alcuno sancto maxime di Sancto Joanni Gualberto le voleva im perfectione et fussi che spesa si volessi, ricercò l'orafo gravandolo che con la medesima diligentia havea facta la parte di sopra così volesse rifare quella di sotto, et accordarle di tutto insieme, et pagassesi a suo modo. Fece con tanta cura et studio l'orafo quanto li era stato decto da don Blasio he da ogniuno fu commendato et rispose alla voglia et bisogno di ciascuno im modo che da quelli che in rei veritate se ne intendono et hanno viste di queste reliquiere molte et im più lochi si afferma che poche o nulla ne trovono che avanzino la reliquiera della testa di San Joanni Gualberto a Pasignano o del braccio nel monasterio di Vallombrosa; la qual cosa sei decta ad honore de Dio et di decto Sancto nostro maestro, a quali sarà a sufficientia et tropo se ci riconoscerèno non che altro essere indegni di essere havuti suoi servi per nostra ingratitudine.