Location: Archivio di Stato di Firenze
Sub-Location: Archivio Mediceo avanti il Principato, filza 20
  • 320
    recto
Type:Personal Letter
Language:Italian
Transcription Author: Diane Cole Ahl
Published: yes
Publication Details: D. Ahl Cole,' Benozzo Gozzoli', New Haven-London, 1996, p. 279 (previously in Gaye, 'Carteggio inedito d’artisti dei secoli XIV, XV, XVI', 3 voll., Florence, I, 1839, no. LXXXVI, 209-13)

Letter from Benozzo to Lorenzo de'Medici thanking him for intervening on behalf of his pupil, Giovanni di Mugello, accused of theft. Florence.

Artist(s): Benozzo Gozzoli
Dates: 4.7.1467
+ Al nome di Dio, adì IIII di luglio 1467 Charissimo mio in Christo, dopo infinite racomandationi etc. Essendo venuto quello scandolo de' fatti di Giovanni di Mugiello, sopra 'I quale la vostra reverentia si degnò di scrivere al vichario di Ciertaldo e racomandastilo in modo che per vostro rispetto e' l'à lasciato e a voi vuole si rappressenti, e io ò sodato per lui, e vuole il vichario ch 'io v'avisi che cosa era questa e di che importanza. El vero è questo, che ll'è cosa trista e vituperosa a chi ode la cosa semplice, sanza le circunstantie. In prima costui tolse 3 lenzuole picholine da frati, grosse, in modo non valevano tre lire, ed essendo entrato in chamera furtivamente, pare ed è cosa tristissima; dall'altra parte essendo chostui stato con que' frati circha d'anni cinque, aveva preso una tal dimestichezza che gli pareva potere fare ogni chosa. E secondo ch'egli à detto, le voleva rendere volevale per alcun dì, perché aspettava non so che suoi, e no' gli parve aver modo più atto a provedere. Dove un frate ne fu incolpato di queste e d'altre cose, messo[n]llo in prigione, e perché 'I frate confessasse, dissongli che Giovanni detto diceva che quel frate l'aveva aut. E dipoi essendo lasciato el frate, e Giovanni andò a Certaldo chon un mio gharzone a dipignere, el frate lo seguitò e achusollo. Io fui colla sua signoria e avisalo del modo, e dipoi la vostra lettera gratia di Dio e vostra el Vichario ci à usato grande humanità e volendo che vengha dalla vostra magnificentia. Lui sarà l'aportatore di questa prieghovi gli facciate un pocho d'amunitione chome saprete fare, che mai più no' gl' intervengha simil cosa, e molto gli gioverà e voi n'avete merito da Dio. Avisandovi ch'io n'o auto tanta doglia che mai ebi la simile, e ma' più non mi intervenne di lui simil chosa; et siamo stati in molti e varii luoghi, sempre fu lealissimo. Forse che Idio è premesso sia stato a questo iscandalo a qualche buon fine. Dove io ringratio la vostra reverentia di questo aiutorio gli avete fatto, perchè io reputo sia fatto a me. El proferervi io me o cosa ch 'io possa, mi pare superfluo perchè son vostro e della vostra chasa prima che questa faccienda intervenisse. Altro non v'ò a dire per ora. Christo Yesu sia con voi in sempre. Vostro Benozo de Lese, dipintore a Sangimignano [inviata a:] Magnifico et ecciellentissimo giovane Lorenzo di Piero de' Medici in Firenze, suo singolarissimo