Location: Archivio di Stato di Mantova
Sub-Location: Archivio Gonzaga, E, LXI, N. 1, 1891
Type:Personal Letter
Language:Italian
Transcription Author: Fiorenzo Canuti revisionato Tom Henry
Published: yes
Publication Details: Published by F. Canuti, “Il Perugino”, Siena, 1931, vol.2, pp. 231-232 (previously partially published in W. Braghirolli, “Notizie e documenti inediti intorno a Pietro Vannucci detto il Perugino”, in “Giornale d’Erudizione artistica”, 1873, vol. 2, p.275 )

Abbot Agostino Strozzi informs Isabella d'Este that Perugino has not yet returned and fears that he is engaged in other work in Perugia.

Artist(s): Pietro Perugino
Dates: 22.3.1505
Ill.ma et Ex.ma D.na, Dna etc. Quanto più io sono desideroso de contenti et satisfactione di V.ra Ill.ma Sig.ria, tanto mi pesa non vederli modo debito ch’ io possa credere che debano conseguirli. Il Perugino non è mai ritornato da Perugia, nè posso sapere nè intendere quando il debia ritornare. Tante fiate sono rimasto ingannato de le expectatione me hanno date li suoi di casa, che più non scio come credere cosa mi sia detta de lui; eo maxime che anchor loro dicono non saper quel che ivi il se facia, nè che sia ito per fare. Ma, per quanto io sono advisato da uno suo intrinseco famigliare, il Perugino già, alquanto tempo fece securtate ad uno suo amico a Perugia, in alcuna occorrente differentia, de quale pare sia bisogno al presente che el sia pagatore. Per il che ora si è ridutto a Perugia per exstricare questa causa, sì come questa estate vi stete ancbora mesi quattro per la medesima cagione. Quantunque io non possa persuadermi che el non habia lui qualche opera di Pictura, in quale conseguentemente il resti occupato. Per il che io resto confuso et attonito non sapendo di certo che scrivere ad V.ra Ex.tia, nè possendo più prometterli di alcuna mia opera. Per essermi necessario, fatta l’Ottava di Pasqua, come per altre mie gli ho scritto, subito partirmi di quà per ritrovarmi all’instante nostro Capitolo a Piacentia, V. Ill.ma Sig.ria dignarasse havermi excusato di non haverla potuto servire quanto io era desiderosissimo. Acceptando il buon animo mio et prontissimo affetto in obedirla et servirla quanto per me fosse possibile. Ho conferito di tutto il parere e pensier mio cum M. Jo. Francisco Malatesta, cum Angelo Tovaglia, et Aloysio Ciocha, deditissimi qui di V.ra Ecc.tia, i quali spero saperanno assai meglio oprar al bisogno ch’ io non saprei. In qualunque luoco io me ritrovi se per V.ra Ill.ma Sig.ria sero sufficiente de fare cosa alcuna gli sia grata, prieghola sempre se degni commandareme chome sera gratia singulare di obedirli. In cui bona gratia di continuo me racomando. Florentiae, ex Abatia Fesulana, XXII Martii MDV Ill.me D. V. - Deditissumus Augustinus Stroza Abb.