Location: Venezia, Biblioteca Marciana
Sub-Location: MS Ital., VII 255 (9242)
  • 263
    verso
Type:Personal Letter
Language:Italian
Transcription Author: John Shearman
Published: yes
Publication Details: The document was made known by E. A. Cicogna, 'Intorno la vita e le opere di Marcantonio Michiel, patrizio veneto della prima metà del secoloXVI', in 'Memorie dell'I. R. Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti IX, 1860, p. 405; the present transcription is taken from J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 464-66.
Notes: The document appears on the following folios: 263v-264v.

Marco Minio, in Rome, reports to the Venetian Senate regarding the arrival of three tapestries from Flanders and the recovery of an obelisk from the mausoleum of Augustus which Raphael intends to erect in St Peter's square.

Artist(s): Raphael
Dates: 4.7.1519
[...] De’ molti pezzi de’ razzi che ‘l Pontefice fa fare in Fiandra, per fornire le camere e Capella, finhora ne sono stati portati tre, di tanta perfectione e precio, che vagliono cento ducati il brazzo, né si stimano cari. [. . .] Sono molti anni che ‘I sepolcro di Augusto Cesare, posto tra il Tevere e la via Flaminia, si rovina da’ preti e romani, sicome tutto il resto delle venerande antiquitate, mercè della avaritia e dapochaggine del nostro secolo; ma in questi giorni passati il patrone del loco, ch’è il fratello del Cardinale Ursino, si ha disposto a metterli l’ultima mano, e partiti li marmi con alcuni che hanno pigliato a ruinarlo, scoperta la terra imposta, ha trovati gli fondamenti et apresso uno obelisco grandissimo caschato già in terra, scavezo in mezzo, e poi da la terra coperto. E già parmi havere letto che ne erano dui; forse se cercherano da l’altra parte lo troveranno, se per il passato non è stato o rotto, o levato. Questo è alquanto brusato per una calcara che gli era altre fiate appresso. Raphaello d’Urbino, pittore et architetto gentile et ingenioso, si ha offerito portarlo sopra la Piazza di San Pietro per ducati 30 mila; non so quello seguirà. Se ben mi ricordo, oltra Suetonio, Strabone scrive di questo sepolcro copiosamente, e s’è trovato il loco ne verrà compassione di la ruinar di sì bella cosa. [...]