Location: Venezia, Biblioteca Correr
Sub-Location: MS Cicogna 2848.
  • 134
    verso
Type:Other text
Language:Italian/Latin
Transcription Author: John Shearman
Published: yes
Publication Details: The document was first discovered by E. A. Cicogna, 'Intorno la vita e le opere di Marcantonio Michiel, patrizio veneto della prima metà del secolo XVI', in 'Memorie dell'I. R. Istituto veneto di Scienze, Lettere ed Arti IX, 1860, p. 405-06; ; the present transcription is taken from J. Shearman, “ Raphael in early modern source”, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 491-93.
Notes: The document appears on the following folios: 314v-315r.

From the diary of Marcantonio Michiel: the hanging of the tapestries in the Sistine Chapel, the completion of the lower loggia and Leo's description of the loggia.

Artist(s): Raphael
Dates: 27.12.1519
[sotto la data del 27 dicembre] [...]Queste feste di Natale il Papa messe fuori in Capella 7 pezzi di razzo, perché l’ottavo non era fornito, fatti in Ponente, che furono giudicati la più bella cosa che sia stata fatta in eo genere a’ nostri giorni, benché fussino celebri li razzi di Papa Giulio de l’Anticamera, li razzi del Marchese di Mantova del disegno del Mantegna, e li razzi di Alfonso, overo Federico Re di Napoli. Il disegno de’ ditti razzi del Papa furono fatti da Raffaello da Urbino pittore eccellente, per li quali el ne hebbe dal Papa duchati 100 per uno, e la seda et oro, de li quali sono abundantissimi, e la fattura costorono 1500 duchati el pezzo, sì che costavano in tutto, come il Papa istesso disse, duchati 1600 il pezzo, per benché si giudicasse e divulgasse valer duchati 2000. Le historie di detti razzi erono la conversione de Santo Andrea e San Jacomo nelle barche pescatorie; la consegnatione che fa Christo a San Pietro delle chiavi; la conversione di Santo. . . [sic] nel Tempio di Salomone, per el sanare di alcuni storpiati che fa Christo; la lapidatione di Santo Stefano; la conversione di San Paulo; la conversione di Sergio Consule per lo illuminar d’un cieco che fa San Paulo; la resistentia che fa San P [bianco] di sacrificar nel Tempio di Marti a gl’Idoli. In questi giorni istessi fu fornita la loggia di sotto del Palazzo de le tre poste una sopra l’altra, rivolte verso Roma a Greco, et era dipinta a fogliami, grottesche et altre simili fantasie assai vulgarmente e con poca spesa, benché vistosamente, il che si fece perché l’era commune, et ove tutti andavano, etiam cavalli, benché la sii nel primo solaro. Ma in la sopraposta immediate, per esser tenuta chiusa et al piacere solum del Papa, che fu fornita poco avanti, vi erano pitture di gran precio e di gran gratia, et disegno delle quali viene da Raffaello da Urbino; et oltra di questo il Papa vi pose molte statue che ‘l teniva secrete nella salvaroba sua parte, e parte già avanti comprate per Papa Julio forsi a questo effetto; et erano poste in nicchii incavati tra le finestre alternamente del parete oposito alle colonne over pilastri, e contiguo alle camere e conclavii concistoriali del Papa. [...]