Location: Mantova, Archivio di Stato
Sub-Location: Archivio Gonzaga 864
  • 551
    recto
Type:Personal Letter
Language:Italian/Latin
Transcription Author: John Shearman
Published: yes
Publication Details: The document was first discovered by G. Campori, “Notizie e documenti per la vita di Giovanni Santi e di Raffaello Santi da Urbino”, in “ Atti e memorie delle RR. Deputazioni di Storia Patria per le Provincie Modenesi e Parmensi”, V, 1868-70, pp. 307-08; the present transcription is taken from J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 575-78.
Notes: The document appears on the following folios: c.551r-v.

Pandolfo Pico, in Rome, writes to Isabella d'Este, in Mantua: Raphael has died in the night and his death, like that of Christ, has been marked by prodigious events. The painter has been laid to rest in the Pantheon.

Artist(s): Raphael
Dates: 7.4.1520
[...] Anchor che in questi giorni santi ad altro non s’attendi ch’a confessione, et a cose devote, non ho perhò voluto restare de far reverentia ala Ex.tia V., la quale per hora non sarà advisata d’altra cosa che de la morte de Raphaello d’Urbino, quale morite la notte passata che fu quella del Venere Santo, lasciando questa corte in grandissima et universale mestitia per la perdita de la speranza de grandissime cose che se expettavano da lui, quale haverebono honorato questa etade. Et in vero per quello se dice ogni gran cosa se pottea permettere da lui, per le cose sue che già se vegono fatte e per li principii ch’havea datto a magiore imprese. De questa morte li cieli hanno voluto mostrare uno de li signi che mostrorno nela morte de Christo quando lapides scisi sunt; così il palazzo del Papa s’è aperto de sorte che ‘l minaza ruina, e Sua Santità per paura è fugito dale sue stantie et è andato a stare in quelle che feze fare Papa Innocentio. Qua d’altro non se parla che de la morte de quest’homo da bene, quale nel fine deli soi 33 anni ha finito la vita sua prima; ma la seconda, ch’è quella de la Fama, la quale non è subietta a Tempo, né a Morte, sera perpetua, sì per le opere sue quanto per le fatiche de li dotti che scriverano in laude sua, ali quali non gli mancharà subietto. [...] Non altro. In bona gratia de V. Ex.tia me rac.do e basogli la mano. Rome, aprillis VII M D xx De V. Ill.ma et Ex.ma Signoria Detto Raphaello honoratissimamente è stato sepulto a la Rottunda ove lui ha ordinato che ‘l se glie fazi a sua memoria una sepultura de milli ducati, et altri tanti ha lassato per dottare la capella ove serà detta sepultura. Ha datto anchor 300 ducati a ciaschun suo servitore. Heri venni nova da Fiorenze che Michele Angelo stasea male. Fideliss.mo Servitore Pandolphi de Pici de la Mirandola