Location: Il volume consultato da Shearman è l'esemplare conservato presso la British Library, Londra.
Sub-Location: Si cita la collocazione dell'esemplare consultato da Shearman: 241.d.8
Sub-Location: Si cita la collocazione dell'esemplare consultato da Shearman: 241.d.8
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unpag
Type:Poem
Language:Italian/Latin
Transcription Author: John Shearman
Published: yes
Publication Details: G. Casio (de' Medici), 'Libro intitolato Cronica, ove si tratta di Epitaphi, di Amore e di Virtute', Bologna 1525, pp. 46. I versi sono stati tratti da J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 806-807.
Notes: There are variations in the volume in the Biblioteca Comunale, Mantua.
Language:Italian/Latin
Transcription Author: John Shearman
Published: yes
Publication Details: G. Casio (de' Medici), 'Libro intitolato Cronica, ove si tratta di Epitaphi, di Amore e di Virtute', Bologna 1525, pp. 46. I versi sono stati tratti da J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 806-807.
Notes: There are variations in the volume in the Biblioteca Comunale, Mantua.
Girolamo Casio's 'Cronica' with a sonnet and a quatrain in memory of Raphael.
Artist(s): RaphaelDates: *.1525
Sonetto per Rafaele da Urbino
Se cerchi di saper ch’in questo sasso
Si chiuda, o viator, sculto gli è sopra
Quel unico pittor, che con sua opra
Ogn’opra di Natura pose al basso.
Morte, che fa d’ogn’huom egual fracasso,
E ch’in servir Natura assai si adopra,
Cerca che questa pietra asconda e copra
Il nome di chi il nome a molti ha casso.
Contro il poter di Morte e di Natura
D’accordo essendo a un comun danno insieme
Vivrà Rafaele e Urbin per soa pittura.
Chi in campo di Virtù sparge il suo seme,
Nulla di Morte o di Fortuna cura,
Ché non per quel mai sonan l’hore estreme.
Tetrastico per il medemo
Ben visse, mentre visse, e morto vive
Rafele per soa eccelsa, alma pittura,
Ché alfin più l’Arte può che la Natura,
Rendendo i corpi eterni e l’alme dive.