Location: Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Milano
Sub-Location: Ordinazioni capitolari, 3, c. 154r-155r (già 133r-134r)
Sub-Location: Ordinazioni capitolari, 3, c. 154r-155r (già 133r-134r)
-
154
recto -
154
verso
Type:Institutional record
Language:Italian/Latin
Transcription Author: Gaetano Milanesi
Published: yes
Publication Details: Published by G. Milanesi, Documenti per la storia dell’arte senese, Siena, 1854, II, pp. 431-434, doc. 309.
Notes: Transcription by G. Milanesi revised by M. Mazzalupi.
Language:Italian/Latin
Transcription Author: Gaetano Milanesi
Published: yes
Publication Details: Published by G. Milanesi, Documenti per la storia dell’arte senese, Siena, 1854, II, pp. 431-434, doc. 309.
Notes: Transcription by G. Milanesi revised by M. Mazzalupi.
Francesco di Giorgio's advice on the vaulting of the cathedral in Milan.
Artist(s): Francesco di GiorgioDates: 27.6.1490
MCCCC°LXXXX°, die XXVII iunii. Ogi la excellentia de lo Illustrissimo Signore Ludovico, essendo a la presentia de Sua Illustrissima Signoria il magnifico conscilio secreto et li domini fabriceri de la fabrica del Domo de Milano et molti magistri ingignieri, ha per conclusione de la fabrica del tiburio d'esso Domo ordinato che magistro Francisco di Giorgi de Sena sia cum magistro Iohanantonio Amadeo et magistro Iohaniacobo Dolzebono, electi per ingignieri de la dicta fabrica ad componere et ordinare tute le parte necessarie a constituire il dicto tiburio, quale sia bello, honorevole et eterno, se le cosse del mondo se possano fare eterne, et ad questo havesse ad essere presente Ambrogio Ferraro comissario de li lavorerii etc. Et per exequire tale ordine et conclusione, esso magistro Francisco insciema cum li predicti de acordo hanno ordinato se debia fare tale fabrica nel modo et forma infrascritta, videlicet: Primo voltare sopra l'archo acuto uno archo tondo di marmoro de tuto sexto, inpostato ne li pilastri de la medesma groseza che è l'agudo, la quale groseza è onze 22, con uno altro archo acanto a questo et unito de la medesma circumferentia et groseza da la banda di fora, coligato con il dicto et inpostato ne li dicti pilastri, ad ciò se possa fare li corradori sopra il fermo et non in area. Item ne le extremitade de li angoli sopra li pilastri, dove vène il partimento de l'octavo, debiano essere facti tuti de coligatione de prede de marmoro, cioè a modo de chiave sotto et sopra, et da banda habiano incastrature a modo de code de rondene che coligano l'una et l'altra con alquanta retondità ad modo de arco, adciò il pexo venga sopra li pilloni et non dia carico a li fianchi, como melio parirà per il modello. Item che, a più perfectione de l'opera, sopra la quadratura de' quatro archi che vengano sopra li piloni sopra li quali ha ad passare il tiburio debiano essere chiavate tute quatro le face circularmente imchiuse sopra la groseza de li archi et che sopra il mezo et dritto de li piloni se metano chiave che assendano per recta linea a l'alteza de le coligatione de le decte chiave et se coligano cum quelle. Item se meta chiave transverse da l'una extremitade de l'angolo a l'altra, pigliando le chiave che vano circulando dove fa il partimento de l'octavo et da questo se metano due altre chiave per piano, et sopra la extremitade de l'angolo vadeno a trovare quelle del dritto di piloni, cum le quale se coligarano. Item se metano per ciascheduno arco due chiave, una da mane dextra et l'altra da la sinistra, le quale sieno ligate in mezo alle chiave transverse che vengano a la sumitate de l'archo et vengano inclinate et se ligano a la chiave del pilono dritto, passando per quella se colliga il primo pilono de le magiore nave, et vadeno ad finire per li contraforti ad quilli pilloni delle seconde nave, et queste siano facte con loro perni et stampi sive ranelle et chiavelle, secondo ricerca simile lavorerio, le quale tute chiave siano di ferro et di groseza de onze 1 1/2 in ogni lado, et quando se metano siano per forza con loro chignoli tirati. Item sopra a la circonferentia de li archi, dove è ditto la coligatione de le chiave, se debia metere il muro in piano et inchiudere ne la sua groseza le chiave, sì como gira il quadro et anche l'octavo, et che il dicto muro venga alto insine dove serà il culmale del tecto de le magiore nave, ad ciò non habia a occupare li recinti o altri ornamenti.