Location: Archivio di Stato, Siena
Sub-Location: Balìa, 412, Copialettere, cc. 37v-38r
Sub-Location: Balìa, 412, Copialettere, cc. 37v-38r
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verso
Type:Personal Letter
Language:Italian/Latin
Transcription Author: Gaetano Milanesi
Published: yes
Publication Details: Published by G. Gaye, Carteggio inedito d'artisti dei secoli XIV. XV. XVI., I, Florence, 1839, pp. 322-323, doc. CLVI, and by G. Milanesi, Documenti per la storia dell’arte senese, Siena, 1854, II, pp. 451-452, doc. 330.
Language:Italian/Latin
Transcription Author: Gaetano Milanesi
Published: yes
Publication Details: Published by G. Gaye, Carteggio inedito d'artisti dei secoli XIV. XV. XVI., I, Florence, 1839, pp. 322-323, doc. CLVI, and by G. Milanesi, Documenti per la storia dell’arte senese, Siena, 1854, II, pp. 451-452, doc. 330.
The Signoria of Siena informs Alfonso, Duke of Calabria, that Francesco di Giorgio, despite having been asked multiple times, refuses to go to Naples.
Artist(s): Francesco di GiorgioDates: 19.4.1493
19 aprilis 1493 Calabrie duci scriptum: Per l'antiqua et presente charità di Vostra Signoria Illustrissima verso la nostra patria cognosciamo essere le parti nostre usare ogni conto di satisfare a li desideri di quella. Et per questo, doppo le altre nostre scripte, habiamo di nuovo et collegialmente et particularmente, doppo la licentia data, exortato, strecto et commandato ad maestro Francesco di Giorgio si conferisca con più presteza che pò a la presentia di Vostra Illustrissima Signoria per exequire gli disegni ordinati. Non senza grandissima molestia nostra lo troviamo durissimo, et finalmente ci ha expressamente declarato non potere né volere venire, perchè si è misso in testa ne seguirìa la morte sua. Et perché già qualche volta dixe, quando si trovasse meglio disposto, haveva intentione di presentarsi costì, potrebbe essere che ancora mutarebbe proposito, quantunche molto non lo speriamo. Et per questo noi non desisteremo interporre ogni opera che esso voglia venire a satisfare a li bisogni di Vostra Signoria Illustrissima, la quale, se li paresse che in specie dovessimo fare più una cosa che un'altra circa questo effecto, ce ne rendarà advisati. Che vedendo noi sia apto al venire, non si pretermetterà alcuna cosa dal canto nostro. Bene è vero che non vorremo, se fusse pure al tucto renitente al venire, noi per indirecto perdessimo tale homo che né la Vostra Signoria Illustrissima né la nostra patria se ne potesse servire. La Vostra Signoria Illustrissima è prudentissima e riceverà in questa cosa li chori nostri, li quali non manco desiderano la venuta sua che la
prefata Vostra Signoria, a la quale la nostra republica summopere raccomandiamo.