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Al nome di Dio - A dì X d’Ottobre 1496. Patres in Christo Deo nostro. Voi dite non avere mai autho risposta da me. Io vi dico avervi iscritto più volte, ma non mai autto risposta nisuna. Molto mi sono maravigliato di voi, conciossia cossa che voi avette iscritto (a) Antonio di Filipp(o) cartolaio, e ditte che io vi dia avisso come e vostri lavori vanno. Ed io vi dico che se voi avessi mandatto i dennari, che voi avevi a mandarre, chelle tavole saribanno presso a fornitte. Impero chè Maestro Pietro Perugino, me nn’a raggionatto e Maestro Filippo à ancora. E molto si maravigliano che vuoi nonabiatte proveduto a questa opera, sicché comette(te) in prova che unno di qua che prevenga Ila dicta opra. Io arei fornitto orra l’adornamitto de legniame, se voi m’avessi provedutto de denari, cioè le promesse fatte d’acordo, e cossi ancorra e depintori. Non altro per ora. Cristo de malle che i vardi. Per lo vostro Iacopo d’Antonio legnaiuolo, a Santa Maria in Campo in Firenze. (retro) Fratter Ierolamo alla Certosa di Pavia.

The carpenter Jacopo d'Antonio, to whom the monks of the Certosa in Pavia had written to ask why the paintings commissioned from Perugino and Filippino Lippi had not yet been painted; he responds that the fault is with the Monks who have not yet sent the money.