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[...]. El mercori si fece una bellissima representatione de più significati, ne la quale erono meglio de 70, forsi 80 homini, vestiti con li spiritelli, et in questo numero era Iove con tutti li dei et dee celeste finti da' poeti, vestiti secondo la allegoria sua con le insigne in mane. Furno molti che recitorono versi in diverse fictione, fra' quali fu Iunone et Diana che contesino un pezo con rime ellegantissime qual fusse miglior vita, o la matrimoniale o la virginale, et da l'una et l'altra fu alegato eficacissime rasone nanti Iove, el quale poi dette la sententia in favore de Iunone, reducendola in honore de questi illustrissimi signori sposi, et la aprobò con molte rasone, tra' quale questa fu per l'ultima che, se ognuno servasse verginità, mancharia la generatione humana et saria contra la institutione divina: "Crescite et multiplicamini" ecc. et per consequens mancharia la virginità, et allegando molti pericoli de la fragilità nostra concluse più secura et laudabile essere la vita matrimoniale. Durò questa representatione dalle XXI hore fino a le II de notte per molte altre che in questa sola furono inserte per non perdere tanto tempo, le quale non potria per ordine exprimere che non me bastaria uno quinterno de carta; ma ho datto con Zohanne de Santo, che è stato l'autore, per havere il tutto in uno compendio che portarò poi a la Signoria Vostra. [...] Urbini, XVI februarii 1488. Servitor B. Capilupus. [...]

Benedetto Capilupi describes, in a letter to Maddalena Gonzaga, the theatre piece Giovanni Santi put up in the Ducal palace at Urbino on 13 February on the occasion of Guidubaldo di Montefeltro's marriage to Elisabetta Gonzaga