Location: Archivio di Stato di Milano
Sub-Location: Missivae extra Dominium, 1498-1499, N. 210
  • 158
    recto
Type:Personal Letter
Language:Italian
Transcription Author: Rodolfo Maiocchi
Published: yes
Publication Details: Published by R. Maiocchi, 'Codice diplomatico artistico di Pavia dall'anno 1330 all'anno 1550', Pavia, 1949, pp. 113-114 (previously in F. Canuti, “Il Perugino”, Siena, 1931, vol.2, pp. 188-189 and in in L. Fumi, in 'Bollettino di Storia Patria per l'Umbria, 1898, p. 102).
Notes: Cambiagum' at the foot of the letter suggests that this was given to this member of the Cancelleria Ducale to transcribe and send.

Ludovico il Moro writes to his agent in Florence, Taddeo Vimercati, asking him to encourage Perugino and Filippino Lippi to complete the works promised to the Certosans in Pavia; otherwise they are to return the money advanced to them compiere i lavori promessi per i certosini di Pavia; in caso contrario restituiscano i denari già percepiti, Milan.

Artist(s): Pietro Perugino
Dates: 1.5.1499
D.no. Thadeo Vicomercato. - Credemo che sapiàte el studio et cura quale havemo misso perchè el Monasterio de la Certosa de Pavia fusse furnito; ne la quale cosa essendo tanto facto, che l’opera serà presto presso el fine, così noi havemo exhortato el venerabile messer lo priore et frati là, che ne le picture che se havevano fare per devotione et ornamento de la chiesa cercassino de haver persone electe et prestante ad farle; per la qual cosa havendoli proposto uno certo Perusino et uno magistro Philippo come pictori prestanti et optimi nel mestero loro, quali stano in quela cità, acciò che usassino de l’opera loro in la pictura de le ancone, così, de voluntà nostra, veneno cum loro ad conventione che li havessino pingere due ancone, et havendoli per questo exbursato bona summa de denari, perchè presto venissino al fine de la pictura d’epse ancone, pare hora che già siano passati tre anni che habiano facto la conventione, et poco effecto si veda de la perfectione de tale pictura. Il che e alli frati et a noi porta molestia. Et perchè ormai la longeza loro è fora del debito, et non ce poriano essere più ad core quanto sono le cose d’epso Monasterio, per questo volemo che vi retrovati cum quelli excelsi Signori, et cum chi altro sarà ad proposito, et factoli tale significatione, li pregiate ad havere da loro epsi pictori, et prefigerli qualche honesto termino ad finire dicte Ancone; et quando poi al prefixo termino non finiscano dicta opera, che li vogliano fare costringere ad retrodare li dinari che hano havuti per fare tale opera da dicti frati. Et circa questo non mancarite de studio perchè l’effecto segua, et di quanto haverete operato cene darete aviso per vostre lettere. Mediolani, 1 maggio 1499. per Cambiagum B. Chalcus