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[sotto la data del 6 aprile 1520] Item, hebbi che ‘l Marchese. . . [sic] era risanato della sua malattia pericolosissima, ma era rimasto di sì mala habitudine che poco poteva vivere, e per avanti era morto in Francia il Vinci. Item, morse Raffaello da Urbino pittore eccellente et architetto de la chiesa di San Pietro, con gran dolore d’ognuno e del Papa, che più fiate mandò a vedere come el stava; et era giovane di 34 anni, e lasciò tra 3000 duchati di contadi, e case, e possessioni a Urbino, e la casa ove el stava, che ‘l comprò per duchati 3000 in tutto per duchati 16000. Dolse la morte sua precipue alli litterati, per non haver potuto fornire la descrittione e pittura di Roma antiqua che ‘l faceva, che era cosa bellissima, pro perfettione della quale haveva ottenuto un breve dal Papa che niuno potesse cavare in Roma, che non lo facesse intravenire. Morse a hore 3 di notte di Venerdì Santo venendo il Sabato, giorno della sua Natività. Adì 7 di aprile el Sabato Santo disse Messa in Capella il Cardinale d’Araceli. [...]

Marcantonio Michiel records in his diary the deaths of Leonardo and Raphael.