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Fra Zacaria di Lorenzo da Firenze, frate della Nunziata, volendo honorare la Cappella maggiore de’ denari delle sue honorate fatiche, vedendo che l’Altar maggiore haveva bisogno d’ornamento, conforme alla fabrica già fatta dall’Ill.mo Sig. Marchese dette modo di fare detto Altare, ricercando valenthomini sì in dipingere, come nell’intaglio del legname; e perchè in que’ tempi fioriva assai la virtù di Bartholomeo d’Agnolo legnaiolo a S. Maria in Campo, però convenne con seco, havendo fatto el disegno che molto piacque, che lui gli facesse detto Altare lavorato d’intaglio sottilmente e bene, come si vede, e con tutto che l’opera assai più meritassi, el detto Bartolomeo però in Chiesa tanto celebre, e a tanta honorata devozione, si contentò di stare in capitale. Così pattuì con il detto Padre di mantenerli el bisogno e far cosa degna di lui; cioè pilastri, cornicione, fregie, architrave, e tutto quello che si conviene; tutto lavorato d’intaglio per pregio di scudi 250 d’oro in oro. Quale lavoro detto Bartolomeo promette darlo finito per tutto giugno 1502 sotto pena di scudi 50, mancando. Di tutte queste convenzioni, si apparisca una scritta in carta bambagina, fatta per mano di Bernardo di Giovanni Mini, alle preghiere dei detti, sottoscritta di loro propria mano, promettendo l’uno all’altro l’osservanza. E nella medesima scritta di dietro si truova che fra Zaccheria detto, a dì primo d’Ottobre 1500, sborsa scudi 50 per questo conto al detto Bartolomeo, e va seguendo.

The monks of the SS. Annunziata have Baccio d'Agnolo build the altarpiece that will later be painted by Filippino and finished by Perugino, Florence.