Location: Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana
Sub-Location: Ms Vat. lat 8208
  • 27
    verso
Type:Personal Letter
Language:Italian/Latin
Transcription Author: John Shearman
Published: yes
Publication Details: The document was first discovered by G. Bottari, “Raccolta di lettere sulla pittura, scultura e architettura”, Roma 1754-1768, IV, pp. 3-4; the present transcription is taken from J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 721-23.
Notes: The document appears on the following folios: cc. 27v-28r

Baldassarre Castiglione, in Rome, writes to Cardinale Giulio de' Medici, in Florence, asking him to pay Giulio Romano his dues for Raphael's Transfiguration, so that the painter's sister can prepare her dowry for marriage, Rome.

Artist(s): Raphael
Dates: 7.5.1522
Rev.mo etc. Ancorché li tempi siano di sorte che la dimanda mia possi parere inportuna, pur la obligatione che io mi presupongo di haver a tutti i miei amici mi sforza a supplicare a V. S. R.ma di una cosa, la quale a lei penso che non debbia essere d’incomodità alcuna e grandissima gratia ad un suo servitore et amico mio Giulio, allevo di Raphaello da Urbino, per la tavola che ‘l prefato Raphaello fece a V. S. R.ma et Ill.ma; [lui] resta creditore di quella de una certa somma di denari, i quali esso al presente non dimanda né vuole, ma per havere una sua sorella grande alla quale già ha ritrovato il marito se havess’il modo di darle la dote, desiderarebbe che V. S. R.ma per sua clementia si dignasse di fare deliberatione a che tempo la volesse dargli questi denari. Perché ancora che non si havessero adesso, né di qua a sei, a otto o dieci mesi, il giovene, il quale sta in dispositione de pigliar questa sorella di Giulio, non se cureria purché fusse sicuro di haverli a quel tempo che gli fusse promesso. Siché se V. S. R.ma si degnerà far questa gratia a Giulio, il quale è tanto suo servitore, oltre l’obligo che egli le ne haverà, io ancora le ne restarò eternamente obligato. Io ho preso sicurtà di far questa raccomandatione a V. S. Ill.ma, oltre l’amore ch’io porto a Giulio, per satisfare alla buonà memoria di Raphaello, il quale io amo non manco adesso di quello ch’io mi facesse quando vivea, et esso so io che desiderava che questa sorella di Giulio fusse collocata. Altro non dirò, se non che a V. S. R.ma humilmente bacio le mani etc. In Roma alli VII de maggio