Location: Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana.
Sub-Location: MS Borgiano latino 800.
Type:Personal Letter
Language:Italian
Transcription Author: John Shearman
Published: yes
Publication Details: G. Pelli Bencivenni, “Saggio istorico della Real Galleria di Florence, II, Florence 1779, pp. 135-138, 140; the present transcription is taken from J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 112-118.

Letter from Raphael, in Florence, to his uncle Simone Ciarla, in Urbino.

Artist(s): Raphael
Dates: 21.4.1508
Yesus Carissimo quanto patre. Io ho recuta una vostra letera, per la quale ho inteso la morte del nostro Ill.mo S. Duca, a la quale Dio abi misiricordia a l'anima. E certo non podde senza lacrime legere la vostra letera, ma transiat; a quello non è riparo, bisognia avere pazientia e acordarsi con la volontà de Dio. Io scrissi l'altro dì al zio prete che me mandasse una tavoleta che era la coperta de la Nostra Donna dela profetessa. Non me l'a mandata. Ve prego voi li faciate sapere quando c'è persona che venga, che io possa satisfare a Madona, che sapete adesso uno averà bisognio di loro. Ancora vi prego, carissimo zeo, che voi voliate dire al preto e ala Santa che venendo là Tadeo Tadei fiorentino, el quale n'avemo ragionate più volte insiemo, li facine honore senza asparagnio nisuno, e voi ancora li farite careze per mio amore, che certo li so[n] ubligatissimo quanto che a omo che viva. Per la tavola non ho fatto pregio, e non lo farò se io porò, perché el serà meglio per me che la vada a stima, e inperò non ve ho scritto quello che io non poseva, e ancora non ve ne posso dare aviso; pur, secondo me a ditto el patrone de ditta tavola, dice che me darà da fare per circha a trecenti ducati d'oro per qui e in Francia. Fato le feste forsi ve scrivirò quello che la tavola monta, ché io ho finito el cartone e fato Pascua serimo aciò. Averia caro se fosse posibile d'avere una letera di recomandatione al gonfalonero di Fiore[n]za dal S. prefetto. E pochi dì fa io scrisse al zeo e a Giovano da Roma me la feser[e?] avere; me faria grande utilo per l'interesse de una certa stanza da lavorare, la quale t[oc]ha a sua S. de alocare. Ve prego se è posibile voi me la mandia [te?], ché credo, quando se dimandarà al S. prefetto per me, che lui la farà fare, e a quello me ricomandate infinite volte como suo anticho servitore e familiare. Non altro. Aricomandatime al maestro ... e a Redolfo e a tuti gli altr ... li... xi de aprile M.D.VIII. El vostro Raphaello dipintore in Fiore[n]za