Location: Archivio di Stato di Pisa
Sub-Location: Opera del Duomo, Debitori e Creditori, n. 564
Sub-Location: Opera del Duomo, Debitori e Creditori, n. 564
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178
recto
Type:Institutional account book
Language:Italian
Transcription Author: Maria Luigia Orlandi
Published: yes
Publication Details: M.L. Orlandi, 'Benozzo Gozzoli a Pisa. I documenti (1468-1495)', Ospedaletto, 1997, pp. 54-56 (previously partially published in S. Ciampi, 'Notizie inedite della Sagrestia pistoiese de’ belli arredi del Campo Santo pisano e di atre opere di disegno dal secolo XII al XV', Florence, 1810, p. 154; L. Tanfani Centofanti, 'Notizie di artisti tratte dai documenti pisani', Pisa, 1897, pp. 88-89; D. Cole Ahl, 'Benozzo Gozzoli', New Haven-London, 1996. p. 280)
Language:Italian
Transcription Author: Maria Luigia Orlandi
Published: yes
Publication Details: M.L. Orlandi, 'Benozzo Gozzoli a Pisa. I documenti (1468-1495)', Ospedaletto, 1997, pp. 54-56 (previously partially published in S. Ciampi, 'Notizie inedite della Sagrestia pistoiese de’ belli arredi del Campo Santo pisano e di atre opere di disegno dal secolo XII al XV', Florence, 1810, p. 154; L. Tanfani Centofanti, 'Notizie di artisti tratte dai documenti pisani', Pisa, 1897, pp. 88-89; D. Cole Ahl, 'Benozzo Gozzoli', New Haven-London, 1996. p. 280)
Benozzo receives payment from the Opera del Duomo for the 18 stories in the Camposanto and in October 1477 he begins work on the story of 'The infancy and youth of Moses'. The Opera pays the painter's expenses and sends sacks of grain to his house, Pisa.
Artist(s): Benozzo GozzoliDates: *.1473 , 31.10.1477
+ MCCCC°LXXIIII°
Storie si dipingneno in Canposanto
Maestro Benosso di Leze da Firense, dipintore in Canposanto, de' avere fiorini cinquecento trentatrè, uno terso di fiorino larghi, sono per otto storie à dipinto in Canposanto, cioè la prima chominciando di verso il mondo, quando Noè piantò la vingnia; la siconda quando diè la maladisione a Canaam; la tersa quando Nebrotto fece la torre; la quarta quando i Magi andonno a visitare Christo; la quinta quando Nino fece adorare Belo suo padre, cioè la statua; la sesta quando Abran si partì lui e 'I padre d' Ur Chaldeorum; la settima quando fu preso Lotto co' quattr re e Abran li rischosse; I' ottava quando fu ditto a Sarra per tre angnioli ch' ell' arebbe uno figliuolo che arebbe nome Izaccha, come appare, in questo c. 159.
E de' avere duchati ducento e sessantasei e due tersi di duchato, sono per quattro storie dipinte quine propio seguitando quelle di sopra, cioè la nona quando Abram volse fare sacrificio d ' Izaccha suo filiolo la decima quando Soddoma arse per lo pecchato della soddomia; l' undecima, la natività d' Ezaù e Giacobbo; la dodecima quando Izaccha spozò Ribecche.
E de' avere duchati duciento sedici, terzi due di fiorini larghi, e sono per storie tre, quarti uno, c[i]oè missi per tutta la storia che àe achoncio sopra la porta della chappella del Barbarescho chontando li apostuli e due storie, c[i]oè la storia di Giachoppo di sotto e di sopra, in tutto misse fiorini 216 2/3 di fiorino larghi.
E de' avere per tutto dì ultimo d' ottobre 1478 duchati cento ottantatrè 1/3 e ssono per istorie due e quarti tre di storia, cioè fatte in Chaposanto, apresso alla storia sopra alla chapella del Barbarescho verso lo choro, che v' è l'ultima storia di Giuzeppo quando diè il grano a' fratelli, e ora s' à a chominciare la storia di Moizes.
Som[m]a [di] storie XVIII· posta in questo, c. 192.
E de' dare a dì 10 di marso 1476 lire quindici, sono per saccha IIII° di grano, si diè per lui a Bancho scharpellino, a lire III, soldi XV [il] saccho, chome apare a Uscita di grano, segnato Q c. 108.
I. XV s.- d.-
E a dì 16 di magio 1477 lire quattro cento auti di contanti in più partite, chome apare alle Richordanse segnato F c. 31 e a Uscita di denari, segnato Q c. 83.
I. CCCC°
E de' dare per insino a dì 17 d ' oghosto 1476 lire dic[i]otto fatti buoni per lui a Jacopo del Soppetta, [chome] apare alle Richordanse, segnato F c. 14.
l. XVIII s.- d.-
E a dì 24 di sette[n]bre lire tredici, soldi due, fatti buoni per sua polisa a Jacopo del Soppetta tavolaio, per legnami auti da llui; posto debbe avere in questo, c. 188.
l. XIII s. II d.-
E de' dare lire diece per lui a Piero d' Antonio del Sodo, disse per più ferramenti dati per tutto dì 5 di gienaio 1476 a conto di Piero del Sodo in questo, c.188.
l. X s.
E de' dare lire II, soldi X per insino a dì 2 d ' ottobre 1476 et sono per barile I° di vino di quello rechò Antonio di Bartolo da Chologniolla, [chome appare] a Uscita di vino, segnato *** c. 115.
l. II s. X d.-
E de' dare a dì 21 d ' aprile 1478 lire 6, soldi 10, sono per once 8 d' azurro che si chonprò da maestro Jacopo da Bologna, [chome appare] a libro Richordanze, segnato F c. 48.
l. VI s. X
E a dì detto lire 7 missi per [pe]ssi 200 d' oro si chonprò d' Alesandro da Verasano, [chome appare] a libro Richordanze, segnato F c. 155.
I. VII s.-
E a dì 21 di detto lire 49, soldi 4, sono per la valuta di saccha XII di grano, si li vendè per lire 4, soIdi 2 [il] saccho, portò a chasa sua saccha 6 et saccha 6 ne mandò a mulino, [chome] apare a Uscita di grano, [segnato] R c. *** I. XLVIIII s. IIII°
E a dì 18 d' oghosto 1478 lire ottanta, sono per saccha 20 di grano si gli mandò a cchasa (sic) sua, [si li vendè] per lire 4 [il] saccho, [chome appare] a Uscita di grano, segnato S c. 105.
I. LXXX s.-
E per insino a dì 26 d 'aprile 1478 lire ottociento avuti in più partite, chome appare a Uscita di danari, segnato R c. 84.
l. DCCC° s.-
l. 1401 [s.] 6