Location: Archivio di Stato di Mantova
Sub-Location: Archivio Gonzaga, E, LXI, N. 1, Busta 1891
Sub-Location: Archivio Gonzaga, E, LXI, N. 1, Busta 1891
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recto -
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verso
Type:Personal Letter
Language:Italian
Transcription Author: Fiorenzo Canuti revisionato Tom Henry
Published: yes
Publication Details: Published by F. Canuti, “Il Perugino”, Siena, 1931, vol.2, pp.228-229 (previously in W. Braghirolli, “Notizie e documenti inediti intorno a Pietro Vannucci detto il Perugino”, in “Giornale d’Erudizione artistica”, 1873, vol. 2, p.249 )
Language:Italian
Transcription Author: Fiorenzo Canuti revisionato Tom Henry
Published: yes
Publication Details: Published by F. Canuti, “Il Perugino”, Siena, 1931, vol.2, pp.228-229 (previously in W. Braghirolli, “Notizie e documenti inediti intorno a Pietro Vannucci detto il Perugino”, in “Giornale d’Erudizione artistica”, 1873, vol. 2, p.249 )
Abbot Agostino Strozzi informs Isabella d'Este that Perugino has left Florence.
Artist(s): Pietro PeruginoDates: 22.2.1505
Ill.ma ac Exc.ma Dna. dna. etc. Se non conseguirà il debito effetto la expectatione di Vra. Exc. cum la sperancia che per mie littere io gli ne havea data, di havere ala proxima solennitate di Pascha la pictura sua dal Perugino, intenderà non vi esser mancata mia sollecitudine et diligentia quanto sia stato possibile. Ma la conditione di questo homo, che altrimenti mi era incognita, dubito farammi parere bugiardo appresso vostra Ill.ma Sig. Già sono circa giorni quidici che egli è partito di Firenze, nè si pò sapere dove sia ito, o quando il sia per ritornare. La Donna sua et li famigliari di casa o non lo scianno o non lo voleno dire. Credo io, sia andato a fare qualche altra opera fuori di Firenze, et quando sarà circa la Pascha vegnerà poi. Et freciosamente vorà finire l'opera et aciavatarla ; che a me darà incredibile molestia et dispiacere ; perchio desiderava che fosse ben servita V. Exc.ia, sì come era certo che potea fare et havrebbe facto, volendo farli la debita diligentia et spenderli tempo quanto ragionevolmente se gli conveniva. Non scio più che dire, nè promettere a V. Sig.ia: Non è giorno ch’io non mandi qualch’ uno de nostri a vedere de lui. Et mentre che ha lavorato, non è stato settimana che io istesso non vi sia andato almeno una fiata. Subito chel sia ritornato, se al Signor Dio piacerà che il ritorni, serogli alle spalle et non vi mancarò de tutta quella diligentia che a me serà possibile in far che sia ben servita V. Ill.ma Sig.ia. Harei creduto che fosse stato bono mandarli qualche denari in farli animo di finire presto et bene l’opera, se havesse proseguito il lavorare. Hora io non scio che mi dire di questo huomo, qual non mi pare che sapia fare per naturale ingegno differentia duna persona a laltra. Maravigliarommi assai se potrà in lui larte, quello che non ha potuto la natura. Non mancarò cum tutte le mie forcie in oprare che sia ben servita etc. In dei bona gratia de continuo mr racomando. Ex Abbatia nostra Fesulana xxii Februari MDV.
Illm. D. V. - Deditissimus Augustinus Stroza