Location: Archivio di Stato di Firenze
Sub-Location: Lettere varie, 6, fol. 161r-v
Sub-Location: Lettere varie, 6, fol. 161r-v
Type:Personal Letter
Language:Italian
Transcription Author: Chiara Benzoni
Published: yes
Publication Details: Published by C. Benzoni, ‘Politica e mecenatismo a Città di Castello: Paolo Vitelli, Luca Signorelli, Lucio Bellanti’, Archivum mentis, 2, 2013, pp. 223-53, esp. pp. 235-236, note 38.
Language:Italian
Transcription Author: Chiara Benzoni
Published: yes
Publication Details: Published by C. Benzoni, ‘Politica e mecenatismo a Città di Castello: Paolo Vitelli, Luca Signorelli, Lucio Bellanti’, Archivum mentis, 2, 2013, pp. 223-53, esp. pp. 235-236, note 38.
Giulio Vitelli writes to Corrado Tarlatini in Florence in favour of the allocation to Signorelli of a chapel near Cortona
Artist(s): Luca SignorelliDates: 11.6.1498
Magnifico messer Corrado, e gli è più anni che a messer Oliveri Vitelli, ad istantia della bona memoria de messer Camillo nostro fratello, fu conferito una capella in persona de messer Oliveri predetto. El vero fu che messer Camillo la volse per uno figliolo de maestro Luca da Cortona et cusì se ne tirò dicto maestro Luca sempre li fructi. Di poi, dui anni fa, trovandosi messer Oliveri amalato et dissesi esser morto, el figliuolo de maestro Luca ricorse al capitano et lui scrisse a Cerbone che fusse cum li Capitani di Parte guelfa a chi se especta la electione, et lui operò che dicta capella fusse conferita al decto figliolo di maestro Luca et cusì fu facto, che fu el tempo del fratello di Piero Corsini. Messer Oliveri se n’è stato patiente perché l’intentione dei nostri fratelli era che maestro Luca se ne avesse i fructi. Hora egli è morto et non la possendo godere, maestro Luca la rivole per sè come è onesto, di che pò mostrare contratii autentichi de' Signori Capitanii et confirmatione del Vescovo. Vorressimo fussi vo' inmediate a' prefati signori Capitanii et facesseli intendere tucto. Et che questa capella è del decto messer Oliveri et benché li trovaranno la electione, tuctavolta, quando la seguirà, li mandarimo tucte le scripture. Et tucto fate cum celerità, a ciò non incurrissino, come inscii di questo, in fare qualche electione nova perché, benché la fusse nulla, pure non saria senza qualche molestia.