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Type:Personal Letter
Language:Italian/Latin
Transcription Author: John Shearman
Published: yes
Publication Details: G. Milanesi (ed), "Le lettere di Michelangelo Buonarroti pubblicate coi ricordi ed i contratti artistici", Firenze 1875, p. 413; J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, I, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven e Londra 2003, pp. 605-06.

• Transcription

Monsignore: Io prego la vostra Reverendissima Signoria non chome amicho o servo, perché [io] non merito esser né ll’uno né ll’altro, ma chome omo vile, povero e macto, che facci che Bastiano venitiano pictore abi, poiché è morto Rafaello, qualche parte de’ lavori di Palazo. E quando paia a Vostra Signoria inn un mio pari gictar via el servitio, penso che, ancora nel servire e’ macti, che rare volte si potreb[b]e trovare qualche dolceza, chome nelle cipolle, per mutar cibo, fa cholui che è infastidito da’ chaponi. Degl’uomini di chonto ne servite el dì; prego Vostra Signoria provi questo a me. El servitio fia grandissimo, e se fia gictato in me, non fia cos[ì] in Bastiano, perché son certo farà onore a Vostra Signoria; e Bastiano decto è valento omo, e so farà onore a quella.