Location: Firenze, Archivio di Stato Fiorentino
Sub-Location: MAP 94, int. 162
Sub-Location: MAP 94, int. 162
Type:Personal Letter
Language:Italian/Latin
Transcription Author: J. Shearman
Published: yes
Publication Details: V. Wanchester, “Raffaello Santi da Urbino. His Life and Works”, London 1926, p. 94; the present transcription is from J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, I, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 405-13.
Notes: The document is found on fols. 294-98.
Language:Italian/Latin
Transcription Author: J. Shearman
Published: yes
Publication Details: V. Wanchester, “Raffaello Santi da Urbino. His Life and Works”, London 1926, p. 94; the present transcription is from J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, I, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 405-13.
Notes: The document is found on fols. 294-98.
Raphael’s letter describing the Villa Madama.
Artist(s): RaphaelDates: 1.3.1519
et ha il lume dal primo cortile, l’altra a Syroccho e medesimamente responde sopra il primo cortile, l’atra a Maestro, la qual responde sopra il cortile tondo. Di queste camere tre sono di buona grandeza, l’atre due più piccole un pocho; le prime tre sono di 4 canne. In fin di queste camere vi è una scala secreta per andare nelle stanze da basso e quelle di sopra fatte per lla famiglia. De qui si va ancora nella loggia ditta, volta a mezodì, et al g[i]ardinetto deli melangholi et alla Dyetha per un andito
come di sopra vi dissi. Hora tornando alla loggia volta a Greco. Dalla banda verso Maestro ha ne l’atro nichio una porta a riscontro de l’atra che va nella sala descriptavi. Per questa s’entra inn un salotto largho 4 canne e mezo e lungho quanto la diagonale del suo quadrato, con lli lumi medesimi volti a Greco, con tre camere, doe che voltano a Maestro e l’atra sopra il cortile tondo; le due sono di proportione sexquitertia: camer[e] da la state, ché mai haranno sole perché il monte gli tolli il Ponente. E queste riguardano una bella peschiera. E de qui s’entra poi in una altra loggia come V. S.
intenderà. Ho descripto a V. S. due porte nello cortile tondo, l’una che à la intrata del Atrio, l’atra che entra in nella loggia volta a Greco. Discontro alla porta del Atrio vene un’altra volta verso Maestro, la quale intra in una bellissima loggia lungha 14 canne, la quale fa tre vani; et in quel del mezo è l’intrata. Gli altri doi hanno di riscontro un semicirculo, che fanno spatiosa la loggia tal che ha de vano 5 canne. Questa loggia verso il monte fa un semicirculo con li suoi sedili fatti a uso de pulmini. E nel suo centro ha una bellissima fonte; e questa è una Dyetha da la stagione estiva molto delectevole, perché non harà mai sole, e l’acque, [cancellata:"l"] c’è la verdura la fa bella. Da questa loggia si va in un Xyxto, cusì chiamato da li antiqui, loco pieno d’arbori posti ad ordine, il quale Xyxto è de longheza e largheza del primo cortile, tal che questa villa