Location: Firenze, Archivio di Stato Fiorentino
Sub-Location: MAP 94, int. 162
Sub-Location: MAP 94, int. 162
Type:Personal Letter
Language:Italian/Latin
Transcription Author: J. Shearman
Published: yes
Publication Details: V. Wanchester, “Raffaello Santi da Urbino. His Life and Works”, London 1926, p. 94; the present transcription is from J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, I, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 405-13.
Notes: The document is found on fols. 294-98.
Language:Italian/Latin
Transcription Author: J. Shearman
Published: yes
Publication Details: V. Wanchester, “Raffaello Santi da Urbino. His Life and Works”, London 1926, p. 94; the present transcription is from J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, I, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 405-13.
Notes: The document is found on fols. 294-98.
Raphael’s letter describing the Villa Madama.
Artist(s): RaphaelDates: 1.3.1519
a quella de Ponte Molle vi è una strada diritta a corda, e passa per mezo la villa apunto.
Hora in lo van[o] che resta piano tra le due schale che fanno il semicirculo: in questo spatio vi è un bello Theatro fatto con questa mistura [sic] e ragione. Prima è fatto un circulo tanto grande quanto se ha da fare il Theatro, nel quale sono desegnati quatro trianguli etquilateri, li quali con le sue punte tochano le extreme linee del circulo. E quel lato del triangulo che è volto a Grecho, e fa uno angulo a Syroccho e l’atro a Maestro, quello fa la fronte della scientia [sic]. E da q[u]el loco, tirando una [cancellata:"b"] parabella per il centro de mezo, la quale sepera e divide il pulpito del proscenio, è la regione de l’horcestra. E così divisa e partita l’area sopra a queste misure, ce sono fatti li gradi, la sciena, il pulpito e l’horchestra. E de laquacede [sic] ce sono fatte le stantie dei scenici dove se habbitano avestire, per non occupare la veduta del paese. Il quale si serrerà solo con cose depinte quando se reciteranno le comedie, accioché la voce vadia alli spettatori. E questo Theatro è collocato in modo che non può havere sole doppo il mezo dì, la quale è hora solita a simili giochi. E questo è tutto il piano de sopra. E tutte le habitationi di questa villa sono descoste dal monte per la sanità delli habitatori; e tra le stantie e il monte vi sono li cortili, com V. S. ha inteso. Questi cortili non sono in su le volte ma sì bene l’habitationi, et hanno sotto stanze alte quelle quatro canne che sono edequamenti de l’a[l]teza che un piano ha più che l’atro, come ho detto de sopra; le quali stanze di sotto sono dispense, et ordinate come V. S. intenderà. Poi la via che viene da Ponte Molle, e che fa la intrata in mezo della villa, intra prima in lo Hypodramo, che è lungho 200 canne e largho 10. Questo Hypodramo ha da un lato tutto lo edifitio per lu[n]geza e da l’atro stalle per 400 cavalli, e queste stalle fanno argine e speroni a sostenere il piano