Location: Mantova, Archivio di Stato
Sub-Location: Archivio Gonzaga 2927, Reg. litt. F. II. 9, 268
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    verso
Type:Personal Letter
Language:Italian/Latin
Transcription Author: John Shearman
Published: yes
Publication Details: The document was first made known by A. Luzio, R. Renier, “La coltura e le relazioni letterarie di Isabella d’Este Gonzaga”, in “Giornale storico della letteratura italiana XXXIV', 1899, p. 76; the present transcription is taken from J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 678-79.
Notes: The document can be dated to the period 19-21 February 1521.

Federico Gonzaga, in Mantua, writes to Cardinale Pompeo Colonna, in Rome, daying that he has only been able to send one falcon in exchange for the portrait and that it has just arrived.

Artist(s): Raphael
Dates: 19.2.1521
R.me in Christo pater honorandissime: havendome la S. V. R.ma questi dì passati fatto ricercare per Aurelio suo credenciero, mio cittadino, che volesse compiacerla d’un paro de falconi, e mandarli uno de’ mei falconeri per alcuni dì, desideroso io di satisfare a tutti soi desiderii e farle servitio, le mando per il Modenino mio falconero, presente exhibitore, un pellegrino mutato, dolendome summamente di non poterla compiacere d’un paro. Quella sia contenta haverme per iscusato, ché veramente non mi sono ritrovato havere altro che questo che le mando, che fosse stato al suo proposito, ché quanti ne havessi havuto, tutti sariano stati al commando et in dispositione di quella, la quale voglia accettare in supplimento il mio bon animo, ché, se in altra cosa posso gratificarla, ne sono dispositissimo e paratissimo. la V. S. se serva dil prefato Modenino come le piace. Appresso ringratio la S. V. R.ma del mio retratto che la me manda, anchor che fin qui non sia giunto; ma lo accettarò ben per cosa gratiossima da lei, alla qual me raccomando di core. Mantuae XIX Februarii M.D.XXI. Postscripta. L’è gionto dapoi il quadro del mio retratto che m’è stato gratissimo dono di V. S. R.ma, e di novo la ringratio. La ca[gione] perché esso quadro non è gionto prima quella intenderà da Aurelio, qual le dirà anche la ca[gione] perché ‘l falconero non è venuto più presto col falcone, che è stato perché ho voluto vedere il sazo di quelli pochi ocelli che haveva, per mandare a V. S. el meglio de tutti. Benché non me ne sia restato altro che fosse stato a suo proposito, ella se degnarà havermi per iscusato. Die xxi dicti. Et Aurelio anche qual per questa ca[gione] non se ha potuto expedire più presto.