Location: Mantova, Archivio di Stato
Sub-Location: Archivio Gonzaga 865
Sub-Location: Archivio Gonzaga 865
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394
recto
Type:Personal Letter
Language:Italian/Latin
Transcription Author: John Shearman
Published: yes
Publication Details: The document was first discovered by A. Luzio, “Il Palazzo del Te a Mantova”,in “Rassegna bibliografica dell’arte italiana”, IX, p. 137; the present transcription is taken from J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 707-08.
Notes: The document appears on the following folios: 394r-396r. A draft is in the Archivio Castiglioni, Ser. II, C, b. 23, MS F, cc. 82v-83r.
Language:Italian/Latin
Transcription Author: John Shearman
Published: yes
Publication Details: The document was first discovered by A. Luzio, “Il Palazzo del Te a Mantova”,in “Rassegna bibliografica dell’arte italiana”, IX, p. 137; the present transcription is taken from J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 707-08.
Notes: The document appears on the following folios: 394r-396r. A draft is in the Archivio Castiglioni, Ser. II, C, b. 23, MS F, cc. 82v-83r.
Baldassarre Castiglione, in Rome, writes to Federico Gonzaga, in Mantua, telling him of the Curia's poverty and debts left by the Pope, citing the tapestries along with other objects of value.
Artist(s): RaphaelDates: 16.12.1521
Ill.mo et Ex.mo S.r e patrone mio: Io ho il cervello tanto pieno di ansia e fastidio che non mi pare de poter satisfare in cosa alcuna di quelle che debbo con V. Ex.tia; pur, facendo quanto io posso, parmi essere escusato, e più serrei se quella potesse vedere il stento ch’io patisco. Non è povertà al mondo né meschinità sopra quella che si vede in questo collegio, ché s’io la dicessi come è, non si crederia. Oltra li debiti grandi lassati da Papa Leone, santa memoria, sono dopo la morte sua impegnate tutte le gioie, tutti li panni di Arazzo, dico quelli bellissimi, e mitre e regni, e paci e argenti della credenza, secondo si è dovuto fare queste exequie tanto povere che non so qual cosa al mondo sia povera. [...] Ho in questo punto ricevuta la lettera di V. Ex.tia di XII. [...] Ho parlato a questi dui giovani che forno allevi di Raphaello, li quali humilmente basano le mani di V. Ex.tia, e sono deliberati di venirla ognimodo a servire; ma perché questa bella sala del Papa è fatta più della metà desidrano de fornirla, se così vorà il novo pontifice. Ma fatta che la sia, senza dilatione alcuna veniranno, e parralli grandissima gratia servir quella. E veramente S.r mio Ill.mo son certo che la ne serà benissimo servita et honorata, perché sono valentissimi. Io non posso più scrivere. Baso humilmente le mani di V. Ex.tia, et in bona gratia humilmente mi racomando. In Roma alli XIV de X.bre M.D.XXI
Di V. S. Ill.ma
Humil servitor
Baldesar Castiglione.