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[...]Messer Pietro Aretino me ha ditto havere parlato cum N. S.re sopra il quadro che si ha ad mandare a V. Ex.tia, e che S. Santità ha fatto scrivere a Fiorenze che subito un certo pictore lì excellente debba farne un retratto, per tenere quello in memoria di Papa Leone; e subito fatto, S. Santità ha commisso che quello de man de Raphaelle da Urbino sii mandato a V. Ex.tia. Alla quale esso messer Pietro dice farà havere la canzone promissa subito che sia stampata, havendola, per quanto me dice, cum una epistoletta inanti dedicata a quella. Oltra ciò me ha ricerchato instantissimamente che voglia supplicare prefata V. Ex.tia ad volersi dignare de fargli havere doa pare de camise, lavorate di oro, alla foggia che se usano al presente, e doa altri para, cusiti di seta, insieme cum due scuffie di oro. [...] Io gli havea ben ditto che di questo, esso volesse scrivere a V. Ex.tia; nondimeno, me ha instato tanto ch’io facia questo offitio, che per satisfarli non ho potuto manchare. [...]

Francesco Gonzaga, in Rome, writes to Federico Gonzaga, in Mantua: Aretino has spoken with the Pope, who has asked for a copy of the Raphael painting to be done in Florence.