Location: Mantova, Archivio di Stato
Sub-Location: Archivio Gonzaga 869
  • 268
    recto
Type:Personal Letter
Language:Italian/Latin
Transcription Author: John Shearman
Published: yes
Publication Details: The document was first discovered by A. Luzio, “Isabella d’Este e il sacco di Roma”, in “Archivio storico lombardo” Ser 4, X (XXXV), 1908, pp. 14-15; the present transcription is taken from J. Shearman, “ Raphael in early modern sources”, Yale University in association with the Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, New Haven and London 2003, pp. 792-93.
Notes: The document appears on the following folios: 268r-v.

Francesco Gonzaga, in Rome, writes to Federico Gonzaga, in Mantua, regarding Isabella d'Este visit to Villa Madama, describing the place and a sculpture 'di marmore finissimo' which represents Jupiter.

Artist(s): Raphael
Dates: 17.5.1525
[...] Non heri l’altro la prefata Madama [Isabella], invitata dal cavallere Franceschino de N. S.re, andò ad cena alla vegna de S. Santità dove è un principio de un bellissimo allogiamento, cum qualche stantie finite, sumptuose e magnifice al possibile, fatte nel tempo che era cardinale. Il locho è delectevole, e de gran piacere, e de bellissimo sito quanto essere possa. [...] Ditta vegna è fuor de Roma circa doa miglia, come forse sa V. Ex.tia. Tra l’altre belle cose antiche che sonno lì, vi è la imagine de un Jove, molto grande, ritrovata novamente in la vegna del Rev.mo Armellino, che è cosa rara et excellente quanta altra sia in Roma, sì per essere di marmore finissimo come per conoscersi essere stata fatta da excellentissimo maestro; vero è, che la ha divisa la testa dal busto, et è senza brazi, et anche ha mutilate le gambe, ma il tutto separatamente, al giudicio de chi se ne intende, è cosa rarissima, e delle più belle che si sia ritrovata in Roma già molti anni; e tra l’altre parti, ha la testa bellissima, cum una barba tanto artificiosamente fatta e lavorata, che rende maraviglia extrema a qualunche la vede. N. S. tutta via fa cerchare in ditta vegna per ritrovare il resto, e di novo si sonno ritrovati certi fragmenti. [...]